Quest’anno per la prima volta ho partecipato al Campo
Nazionale Adulti di Ac (dal 21 al 25 luglio a Nardò).
Il tema è stato "L'oggi come dono e come compito" e mi
piace comunicarvi un'esperienza che ho vissuto nella pienezza della fraternità
sotto tutti gli aspetti: spirituale, del confronto e della convivialità.
Ho riportato a Roma quell'entusiasmo che non brucia in poco tempo, ma
l' entusiasmo che nasce dalla convinzione che siamo un'associazione che se pur
dislocata in lungo e largo da Sondrio a Mazara del Vallo, vive un percorso di
fede, ha il suo sguardo rivolto su Cristo Gesù, condivide gli stessi ideali e va incontro all' altro che
"oggi" ci è stato posto accanto per testimoniare la propria fede e
per ricercare insieme qual' è il bene comune.
Nel nostro documento diocesano assembleare avevamo sottolineato degli obiettivi e in quei giorni al campo
tutto mi sembrava si riferisse al percorso che abbiamo pensato per il prossimo
triennio:
- Abbiamo parlato di formazione: la volontà di diventare formatori di coscienze che è sì per i
giovani, ma è anche per tutti quelli che "oggi" incontrandoli hanno
perso fiducia e ai quali dobbiamo testimoniare e far vivere : oggi tocca a
me – oggi tocca a noi. Non dobbiamo aver paura di sconfiggere l'ignoranza e non dobbiamo aver
paura di testimoniare la speranza.
- Il nostro secondo obiettivo: la Centralità dello Spirito. É
questo l'elemento che ci permetterà di seguire quel comando di Gesù: Alzati, ti chiama.
Ci diceva S.E. Mons. D'Ambrosio arcivescovo di Lecce, commentando il
brano di Marco 10, 46-52, durante i
vespri del sabato: Gesù passa mentre
noi siamo seduti sul marciapiede di Gèrico. Gesù passa e ci fa salire con Lui a
Gerusalemme. Coraggio alzati!
La Parola di Dio che si fa "oggi" ogni volta che
l'ascoltiamo, ogni volta in cui siamo disposti con un cambiamento radicale
a seguire Gesù fino in fondo...
E se non ora quando? La
capacità di riconoscere l’agire di Dio nella nostra vita per vivere la nostra
storia come una storia di salvezza attraverso la capacità di immettere Amore
dato e ricevuto. Saper interpretare con umiltà il nostro oggi e sentire la responsabilità di essere quegli
annunciatori di speranza che sapranno aiutare
e far cambiare quello sguardo
ansioso a volte rassegnato e incapace
di vedere il futuro che troppo spesso ricorre nella nostra società e tra i giovani.
Tocca a noi: noi Adulti con il nostro
stile di vita e con quello che
sapremo vivere con e nelle nostre famiglie per aiutare gli altri a non perdere
la ricchezza del tempo che abbiamo a disposizione e a viverlo come dono di Dio
e come un cammino di salvezza.
- E poi quel nostro impegno del recuperare le relazioni per la Promozione
dell' Associazione : in quei giorni al campo tutto parlava delle relazioni.
"L'oggi sono gli altri e il dono degli altri. La più grande speranza è
la vita delle persone e l'incontro delle persone" diceva il Presidente Miano nell'introduzione iniziale.
Così io che faccio parte della commissione Promozione ho pensato a
questo nostro obiettivo, all'intenzione che abbiamo di riallacciare, anche come
Centro Diocesano, i rapporti, le
relazioni con gli altri, con gli associati innanzitutto, ma poi andare anche
dove l'associazione non c'è per far scoprire che siamo una porzione del popolo
di Dio.
Suor Diana Papa della comunità delle Clarisse ad Otranto, ci diceva che:
il Vangelo ci chiede di essere persone esperte in relazioni e quindi imparare a
rimanere in relazione e levare la voce.
Grazie!!!!
Rosa Calabria
Parrocchia di S. Ireneo
Vice presidente Adulti - Azione Cattolica di Roma
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