martedì 27 ottobre 2009

Il padre insegna a vivere, la madre ad amare?


"Le madri non sbagliano mai" è un classico per un genitore.

La sua lettura ha rafforzato in me la convinzione che con piccole abitudini, accortezze, attenzioni amorevoli si possa rendere la vita familiare piena.
Scrive Bollea: "Il padre insegna a vivere, la madre ad amare".
Questa frase mi è rimasta in mente. Penso che oggi ci sia una contaminazione dei ruoli. Anche nella nostra esperienza di coppia sia io che mio marito viviamo entrambi i ruoli. In alcuni casi il testo mi appare un pò tradizionalista: la madre serve a tavola o va in ansia quando il bambino va in bicicletta con il papà.

Mi piacciono invece i consigli per la coppia: vedere gli amici tre volte a settimana, andare via per qualche week end. Ritrovare un'intimità e un piacere di stare assieme da soli che spesso si perde per l'abitudine di custodire e curare i figli.
E poi apprezzo i suggerimenti per la cura dei figli: interessarsi all'attualità, alla politica, alla cultura, all'arte...
Insomma per accompagnare un figlio nella sua vita prima bisogna essere ricchi.

Luisiana

mercoledì 21 ottobre 2009

Non c'è tempo


Spesso si parla di liturgia del pannolino. É un modo di dire per intendere il tempo ricavato dalla preghiera delle coppie con bimbi. Quelle continuamente prese dai mille impegni, affaticate dalla stress giornaliero, quelle che, ad un certo punto, si fermano e dicono:
- Ci piacerebbe fare...
... Ma non c'è tempo!

A questa riflessione il poeta e critico letterario, Giovanni Casoli, nell'incontro di apertura dell'anno associativo 2009-2010 degli adulti di Ac di Roma, nel quale sono state presentate le varie attività del settore, risponde:
- Sai se vivrai tra 5 minuti?
Ecco la scusa di non aver tempo è una scusa da bambini.
Il tempo dei cristiani è quello del Risorto, si confronta con l'Eternità. Quindi è vero: il non c'è tempo è una scusa.
Però occorre saper discernere per qualificare il nostro tempo. Penso sia illuminante la citazione di Casoli di T. Eliot in Quattro quartetti, con la quale il nostro relatore a concluso l'intervento: "Comprendere il punto di intersezione del senza tempo col tempo è un'occupazione da santi".
Occorre saper riconoscere l'incontro tra il tempo che scorre e l'evento che arricchisce, infondo come ha saputo fare Zaccheo, che nascosto dalle fronde del Sicomoro ascolta le parole di Gesù:
- Zaccheo scendi presto, perché oggi devo femarmi a casa tua" (Lc. 19,5).
Lui "Lo accolse con gioia". Ecco accettare un ospite inatteso nella propria casa, magari in disordine, magari senza sapere cosa c'è in frigo, magari quando c'è da accompagnare in piscina i bimbi, beh, non è comodo. Ma è santo.

Andrea
Commissione Famiglie AC di Roma

L'immagine è presa da http://www.galassiaarte.it/Images/Dipinti/alessandra_de_pasquale/L'albero%20di%20Zaccheo.jpg