martedì 3 maggio 2011

Non ce la faccio più


L'immagine di Atlante sintetizza l'esperienza di alcuni partner dopo anni di convivenza.
Sposi affaticati dal tempo.

Si sentono pressati dalle responsabilità oppure disillusi ma obbligati a sopportare pesi più grandi di loro,

Di fronte a loro molti giovani pensano che in fondo è molto più semplice rimanere single, oppure "frequentarsi" - slang italiano che sintetizza bene il living apart togheter (vivere insieme separatamente) degli studiosi.

Nascerà anche dall'esempio degli altri il continuo rimando delle scelte delle nuove generazioni.

Eppure vivere insieme è possibile.
Sono in tanti a dimostrarlo.
Esempi silenziosi e gioiosi di vita insieme che mantengono una semplice promessa:
"Voglio essere con te"
«É una promessa reale di essere con l'altro, da rinnovare e rielaborare di continuo poiché ognuno è vivo e quindi cambia».
Lo scrive una psicoterapeuta, Elisabetta Baldo, che con l'Ac di Roma abbiamo incontrato qualche tempo fa
Dalla lettura del suo "Non ce la faccio più" raccolgo queste tre parole:


  • Concretezza: perché l'esperienza di coppia riguarda due persone reali con tutti i loro problemi i loro difetti e tutte le loro ricchezze

  • Singolarità: perché parla di una relazione tra un Io ed un Tu in ricerca continua di sé

  • Apertura: perché nella coppia c'è un gioco continuo di presenza e di assenza
Andrea Casavecchia