mercoledì 17 dicembre 2008

verso la nuova famiglia

"La nuova famiglia che esce sia dalle Scritture che dalla domanda sociale, non è la famiglia isolata, chiusa nel proprio appartamento, e nemmeno la famiglia che carichiamo dei nostri idealismi e dei nostri dover-essere, per ritrovarci sempre di nuovo smarriti nella pretesa (non solo nostra - dei cristiani, ndr - ma di tutto il sistema sociale che prima svaluta la famiglia, poi le chiede onnipresenza e onni-supplenza) di tirarci su tirandoci i capelli da soli".

Vi consiglio un bel regalo di Natale, La famiglia nel giardino delle Scritture, dei coniugi Gilberto Gillini e Mariateresa Zattoni, noti in ambito ecclesiale. Un regalo per tutti, credenti e non (fidatevi!). Soprattutto, per sacerdoti e religiosi che hanno davvero a cuore le famiglie e il matrimonio.

Una breve ma piacevolissima immersione in un libretto in cui finalmente - unendo, con la lunga esperienza personale e "sul campo" degli autori, scienze sociali e conoscenze bibliche ed esegetiche - si parla di coppia, di famiglia e di matrimonio dal punto di vista giusto: quello di due sposi. Nella pur lunga bibliografia spirituale sui temi "famiglia", "matrimonio" etc non è da poco...

La dignità e la missione del sacramento del matrimonio (ancora poco valorizzate, sia dal Mondo che nella Chiesa); la ricchezza e l'ampiezza della relazione tra due persone; le sfide poste dal rapporto con i figli e con le famiglie d'origine; il ruolo nel mondo e nella quotidianità... Tanti brevi ma puntuali spunti di meditazione e riflessione, in cui i soli maestri in cattedra sono il Maestro, Gesù, (tramite un'esegesi delle Scritture che valorizza il punto di vista di due sposi) e la vita quotidiana della coppia (letta secondo le più "laiche" scienze disponibili, dalla psicologia all'antropologia).

Ragione e fede si incontrano davvero affinché la coppia e la famiglia escano dai propri orti chiusi (il chiuso della casa, della relazione avvitata su stessa, delle relazioni con la famiglia d'origine non ancora liberate dal Vangelo, ma anche l'orto chiuso della "parrocchietta" e di un'idea della fede cristiana e delle Scritture ritagliata a proprio uso e consumo) per tornare a "camminare con Dio" nel giardino della sua Parola.

E come sottolineano gli autori, la Scrittura non è però solo per le famiglie "regolari", le brave famiglie cristiane, che rischiano di trattenerla come preda e assicurazione.

Il giardino che Dio aveva pensato per noi (e con noi) è molto più accogliente dei nostri orticelli.

(Simone)

lunedì 17 novembre 2008

La crisi della famiglia può essere un'opportunità

Il tempo che viviamo è un tempo di transizione e di crisi antropologica che sembra travolgere tra le altre anche le relazioni di coppia e quindi la famiglia. Ma la “crisi” può essere vista e vissuta come una grande opportunità, soprattutto per i credenti, per alimentare e costruire un nuovo modello culturale e antropologico, e quindi sociale, che abbia davvero come riferimento Gesù Cristo.

Questa la suggestione chiave dell’intervento di Marco Guzzi nel primo incontro del percorso di formazione che l’AC romana propone a giovani-adulti, adulti-giovani e famiglie per il 2008/2009.

L’atteggiamento del cristiano di fronte alla crisi, e nell’incontro con i “volti quotidiani”, non può essere quello del piagnisteo o della “fuga identitaria”, ma quello dell’entusiasmo, cioè di chi ha davvero “Dio dentro”, una visione, un'ispirazione più grande di lui/lei.

Un atteggiamento che si costruisce anche accettando di abbandonare quel modello di “io bellico” (identità costante dell’uomo nella sua storia) che ci pone in contrapposizione violenta all’altro nella ricerca e difesa della nostra presunta identità. Mentre il Cristo stesso ci indica che la via del riconoscimento della propria identità passa da un ritrovare se stessi nelle relazioni quotidiane.

Simone

venerdì 7 novembre 2008

16 Novembre 2008 - Primo incontro del percorso di Formazione per giovani-adulti/adulti-giovani e famiglie

Nel primo dei 5 incontri del percorso di formazione previsto per l'anno 2008/09 Marco Guzzi ci aiuterà a riflettere sul tema:
Volti quotidiani
La fede in Gesù Cristo si incarna concretamente in una trama quotidiana di relazioni umane, entro cui prende forma e si gioca l’esistenza cristiana. Modellata su Gesù Cristo, essa mantiene un’intima apertura verso l’altro, il prossimo vicino e lontano. Il Figlio del Dio altissimo si è immerso sin dall’inizio della sua missione nella storia viva degli uomini, ha speso il suo tempo ponendosi in relazione continua con chi ha avuto di fronte, si è reso disponibile ad assumere su di sé il vissuto personale, per redimerlo e liberarlo da quanto lo opprime. Nella società contemporanea l’apertura piena di fiducia verso l’altro, fratello e non nemico, è una testimonianza quanto mai eloquente della qualità dell’esistenza nuova in Cristo.
Siamo capaci di stabilire relazioni significative con quanti incontriamo?


L'incontro si terrà domenica 16 novembre 2008 alle ore 17,30 presso la Parrocchia S. Croce in Gerusalemme, Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 10 (zona S. Giovanni, fermata metro: S. Giovanni)

Francesco