Qualche tempo fa ho incontrato Lorenzo.
Mi ha invitato a casa sua per una chiacchierata.
Propongo qui alcuni brani di un suo articolo:
"La vita corre tra le dita.
Le settimane, i mesi, gli anni passano alla velocità di un lampo.
Un giorno ci ritroviamo sulla soglia della vecchiaia.
Arriviamo poi all'improvviso, alla fine della nostra strada.
Avrò avuto il tempo di ringraziare il Signore per essermi stato accanto ogni giorno con i benefici della sua paternità?
Avrò avuto il tempo di dire all'essere meraviglioso che ha condiviso la mia vita quanto l'amo, e di ringraziarla per tutta la felicità che mi ha portato, per la famiglia che mi ha dato, per tutti quei meravigliosi ricordi che ci siamo costruiti giorno dopo giorno, per aver saputo condividere sofferenze e gioie lungo tutta la nostra vita insieme?
Avrò avuto il tempo di farle capire che me la sento sempre presente, anche se per l'Alzheimer non mi parla più, non cammina più con me, e solo i suoi occhi teneramente mi fanno percepire l'affetto che ha ancora per me?
Avrò avuto il tempo di dire ai miei tre figli che sono il più bel regalo che la vita mi abbia dato?
...
Avrò avuto tempo di dire ai miei sette nipoti che sono il raggio di sole della mia vecchiaia? Di dire tutto l'amore che ho in fondo al mio cuore per loro, e quanto sono perziosi per me?
...
Avrò avuto tempo di dire ai tanti parenti ed amici, sparsi un po' dovunque, quanto la loro vicinanza è stata preziosa per me?
Fino a che punto sono loro riconoscente per essermi stati premurosametne vicini in ogni tappa della mia vita? E sdoprattutto fino a che punto apprezzo la prerogativa di essere loro parente o amico?
...
Avrò tempo di dire all'Azione Cattolica tutta la mia riconoscenza per aver dato un significato e un valore alla mia vita, e che mi dà la possibilità di vivere una esistenza ancora intensa e impegnata?
Troverò tempo?
Non è mai troppo trardi per trovare tempo!"
di Lorenzo Daniele
Georges Bernanos scriveva sul suo "Diario di un curato di campagna" che l'inferno è non amare.
Riconoscere l'amore nella propria vita è riconoscere un seme di Paradiso nel mondo.
Andrea Casavecchia
martedì 14 giugno 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento